Carta dei diritti di internet: manca la valutazione di benefici e opportunità per cittadini e imprese

Roma, 30/10/2014– “Il testo della Dichiarazione dei diritti di Internet è condivisibile per alcuni principi generali, ma presenta criticità, in particolare nell’impostazione di fondo, che ci auguriamo possano essere corrette a valle della consultazione pubblica appena avviata, alla quale la Federazione parteciperà” è la posizione di Elio Catania presidente di Confindustria digitale in merito alla “Dichiarazione dei Diritti di Internet” proposta dalla Commissione per i diritti e i doveri in Internet costituita presso la Camera dei Deputati, la cui consultazione pubblica ha preso il via nei giorni scorsi.

 “Preoccupa, in particolare, il fatto – precisa Catania –  che la Carta sottovaluti il ruolo di Internet come luogo di opportunità di crescita anche economica e trasformazione competitiva del Paese, intendendo la rete piuttosto come luogo di potenziali rischi da prevenire. E’ questo  un approccio difensivo e limitativo per le imprese e per i cittadini. Il web oggi è il cuore tecnologico delle nuove intraprese economiche e dell’innovazione nel mondo e, quindi, anche in Italia. Dalle start up e i giovani, che trovano nella rete l’espressione tecnologica di nuove iniziative imprenditoriali e professionali, ai nuovi modelli di business, allo sviluppo delle infrastrutture di connettività, agli interessi del cittadino-utente, Internet è un complesso ecosistema in divenire. Occorre, pertanto, riuscire a valorizzare correttamente ciascun elemento, puntando a un giusto equilibrio fra evoluzione dei servizi, incentivi all’impresa e all’investimento, da un lato, e tutele dei diritti dall’altro”. 

“Affrontare temi così nuovi in chiave di protezione dei diritti – conclude il presidente di Confindustria Digitale – impone di valutare l’adeguatezza degli strumenti stessi di protezione, affinché questi risultino appropriati al nuovo contesto globale e digitale, non si impongano vincoli non necessari, sproporzionati o non incentivanti la crescita e l’innovazione. Fondamentale, quindi, il dialogo costruttivo, tra il legislatore e l’industria digitale, con l’obiettivo di  giungere a una visione coerente e funzionale all’espansione delle grandi potenzialità della rete coniugata alla tutela dei diritti in materia di libertà d’espressione, d’autore, dati personali, sicurezza”.  

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