Soppressione Emendamento Fava: decisione giusta, ma la lotta alla pirateria on line è fondamentale per lo sviluppo dell’economia digitale

Roma, 2/2/2012 – “Il voto contrario all’emendamento Fava rappresenta una decisione giusta presa dal Parlamento in quanto quella norma era inadeguata a contrastare i fenomeni di contraffazione in rete. Ciò non toglie che il contrasto alla pirateria on line costituisca uno dei pilastri su cui far crescere l’economia digitale in Italia e che il legislatore dovrà approfondire il tema per giungere a una norma innovativa, capace di colpire i fenomeni contraffattivi e proteggere in modo efficace il diritto alla proprietà intellettuale in rete, ma tenendo conto delle peculiarità del web e senza svilire le sue grandi potenzialità” è quanto afferma Stefano Parisi presidente di Confindustria Digitale in merito alla decisione dell’aula di Montecitorio di eliminare, dalla legge comunitaria, la norma sul commercio elettronico.

“La pirateria on line non può essere affrontata in una logica strettamente analogica, apponendo filtri e censure che, data la frenetica innovazione che caratterizza Internet, possono essere poi superati e aggirati con relativa facilità – continua Parisi – E’ necessario, infatti, affermare l’attrattività e la convenienza del mercato legale dei contenuti, puntando allo sviluppo di offerte diversificate, convenienti e innovative anche nel modello di business e di transazioni. Il settore della musica sta registrando  importanti risultati in questa direzione, con il calo dei download pirata a favore di una crescita di preferenze degli utenti verso una nuova gamma di offerte legali emerse sul web. E’ questo il modello che deve ispirare la lotta all’illegalità anche per gli altri settori produttivi e culturali per i quali Internet deve rappresentare una grande opportunità di sviluppo ”.

 

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